Il babà, l’amato dolce napoletano che in realtà è nato da un capriccio di un re polacco senza denti

La nostra amata Regione è sicuramente conosciuta ovunque per le sue specialità culinarie, infatti che si tratti di dolce o salato è risaputo che in Campania i buongustai siano sempre i benvenuti.
In particolare tra i dolci più golosi e apprezzati c’è il babà, da sempre riconosciuto come uno dei pilastri fondamentali della cucina partenopea. Si tratta di un dolce da forno a pasta lievitata che può essere farcito in diversi modi: con la panna, con il cioccolato fino ad arrivare all’essenza di bergamotto.
Tuttavia, ciò che però non tutti sanno è che la vera e propria patria del babà è la Polonia: si dice, infatti, che il suo inventore sia stato Stanisław Bogusław Leszczyński (1677, 1766),  re di Polonia e granduca di Lituania, famoso per la sua grande passione per la cucina che lo portava a sperimentare nuove ricette con ingredienti a volte anche particolari e stravaganti.

Stanisław Leszczyński


La peculiarità del re era quella di essere privo di denti, e, non potendo gustare a pieno gli asciutti dolci europei, ebbe la lungimirante idea di creare un morbido dolce bagnato nel rum, la cui ricetta fu perfezionata in seguito dal pasticcere Nicolas Stohrer, che era al servizio della figlia del re, Maria Leszczyński (1703, 1768)che era anche la regina di Francia.
Vi è però anche un’altra versione, decisamente più originale, secondo la quale il re polacco fosse solito scagliare contro il muro tutto ciò che non fosse di suo gradimento, fin quando proprio il babà non andò a finire contro una bottiglia di rum, e il re, assaggiandolo, si accorse di aver creato un accostamento delizioso.
Dopo la sua insolita invenzione, il babà si diffuse dapprima in Francia, nello specifico a Parigi, dove divenne una specialità sempre più richiesta, ed infine arrivò a Napoli, grazie ai signori dell’Ottocento che inviavano i propri cuochi in Francia per apprendere le novità della cosiddetta “haute cuisine”.
È sicuramente un dispiacere apprendere che, al contrario di come siamo soliti pensare, il nostro amato babà non sia nato in Campania, ma, nonostante tutto, il merito di aver affinato e reso nota l’arte del babà va proprio ai partenopei, che sono legati a questo dolce da una profonda e lunga tradizione.

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