Sigarette elettroniche, confermata la presenza di metalli pesanti e arsenico nel vapore

Metalli pesanti, come il piombo, e tracce di arsenico nei serbatoi e nel vapore inalato con le sigarette elettroniche: è il risultato drammatico di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives dal titolo: “Metal Concentrations ine-Cigarette Liquid and Aerosol Samples: The Contribution of Metallic Coils” che mette sotto accusa il mercato delle E-cig.
“Questi dispositivi, sul mercato già da diversi anni, dovrebbero garantire ai fumatori una maggiore sicurezza rispetto alle sigarette tradizionali, ma rischiano alla lunga di essere addirittura più dannosi. Non vorremmo scoprire tra qualche anno che questo prodotto, utilizzato da milioni di cittadini, sia alla base di malattie respiratorie e cardiovascolari in misura maggiore delle nomali sigarette”. E’ il commento del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Francesco Luongo, che ha trasmesso al Ministero della Salute i risultati inquietanti della ricerca chiedendo nuovi e più incisivi accertamenti sulle alterazioni del liquido nei serbatoi delle e-cig e sulla possibile produzione di elementi tossici durante il riscaldamento del liquido stesso pre-inalazione.
“Lo studio – spiega Luongo – ha testato 56 dispositivi rilevando la presenza di 15 diversi metalli nelle cartucce contenenti i liquidi di ricarica, nel serbatoio di liquidi attorno alla resistenza e nei vapori emanati. Oltre a livelli significativi di cromo, nichel e piombo, nel 10% delle e-cigs analizzate sono state trovate addirittura tracce di arsenico. Questo conferma che pur non rilevandosi metalli tossici nel liquido di partenza, le sigarette elettroniche sono una fonte rilevante di esposizione a queste sostanze che verrebbero inalate dai fumatori ignari di tutto. I risultati di questo studio sono allarmanti e bisogna intervenire a garanzia della corretta informazione dei tanti “svapatori” italiani convinti di inalare sostanze sicure”.
A causa della potenziale tossicità derivante dall’esposizione cronica a questi metalli sono necessarie ulteriori ricerche per quantificare con maggiore precisione le possibili conseguenze derivanti dall’uso di sigarette elettroniche e le loro implicazioni per la salute. “Saremo al fianco del Ministero in tutte le iniziative che si intende mettere in campo per garantire una corretta informazione ai cittadini e – conclude Luongo – chiederemo conto ai produttori di e-cig italiani su quali misure intendano assumere per evitare danni alla salute dei consumatori”.
Per assistenza in merito, contattare MDC, sede provinciale di Caserta, telefono: 0823-363913; e-mail: caserta@mdc.it.

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