La Comunicazione nelle forme. L’incompreso è disprezzo
Ho trovato alcuni giorni fa su un social questa foto, fin qui nulla di straordinario. Quello che mi ha lasciato basito sono i commenti scritti dalle più disparate persone, e per cultura, e per ceto sociale, e per sesso.
Preferisco calare un velo più che pietoso su alcune reazioni, che ad essere generosi, risultano di una volgarità e di uno squallore intellettuale e civico che non ci si aspetterebbe neanche dal più retrogrado degli esseri.
Sicuramente vi starete a che punto voglio arrivare dopo questa premessa: l’obiettivo è semplicemente quello di mettere in luce un problema che sembrerebbe limitato al fatto in essere, ma in realtà è molto più grande e grave.
Goethe disse: “L’uomo è atto a criticare e denigrare tutto ciò che non comprende“.
Bene, le incomprensioni sono l’espressione dell’intolleranza, ma le diversità non devono essere giudicate. Piuttosto dovrebbero essere comprese. Ogni differenza sociale, di razza, di religione e sesso non può che arricchire la conoscenza e l’animo umano.
Permettendo a tutti di vivere nel rispetto reciproco, partecipando in forma piena al più grande gioco che esista: la vita.
Una forma stravagante, ma eccezionale di partecipazione al rispetto viene espressa con un meraviglioso tatuaggio sul pube. Per dire al compagno di vita e/o di una sera di avere rispetto perché il gioco che si sta facendo è consensuale e di piacere reciproco.
Comunicare è portare a conoscenza gli altri del proprio pensiero, condividere ovvero donare il mio in cambio del tuo, ed ogni forma di comunicazione, se non lede la libertà altrui, è giusta.