La data giusta per mettere via il Presepe è il 2 febbraio. La tradizione dimenticata della Candelora
Fine delle festività natalizie, tempo disfare il Presepe, l’albero di Natale e tutti gli addobbi. Smontare, imballare a dovere e riporre tutto è un’incombenza noiosa, addirittura pesante, che si aggiunge alla ripresa delle attività lavorative dopo le vacanze invernali ed ai buoni propositi per il nuovo anno tra i quali, il più classico, l’inizio della dieta per rimettersi in forma dopo le grandi abbuffate tipiche del periodo.
Se per allestire gli addobbi natalizi esiste la data tradizionale dell’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione di Maria, per togliere tutto la data giusta indicata dalla tradizione cristiana è quella del 2 febbraio, corrispondente alla Festa della Candelora, che sancisce la fine del tempo del Natale secondo la Chiesa Cattolica.
Tale tradizione, caduta quasi in disuso, è semplicemente ignorata da molti e si riferisce almeno in origine soltanto al Presepe, unico simbolo realmente religioso del Natale, ma per estensione si può riferire anche all’albero ed agli altri addobbi.
Di solito l’albero di natale e gli altri addobbi vengono allestiti erroneamente già ai primi di novembre per poi essere eliminati il 7 gennaio, oppure prima possibile nel primo giorno utile, nelle case ma ancor di più nei luoghi pubblici e nei locali commerciali. Tale abitudine si è consolidata evidentemente per le esigenze commerciali e consumistiche legate al Natale.
Nel giorno del 2 febbraio la Chiesa ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione di Maria Santissima. È definito Candelora in quanto vengono benedette le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti” come viene definito il piccolo Gesù da Simeone quando venne presentato al tempio di Gerusalemme.
È inoltre giorno della Purificazione di Maria: secondo l’usanza ebraica, una donna era considerata impura per 40 giorni dopo il parto di un maschio, dopodiché doveva andare al Tempio per purificarsi. Il 2 febbraio infatti è esattamente il quarantesimo giorno successivo al 25 dicembre.
Inoltre, nella tradizione cristiana le candele benedette il 2 febbraio vengono utilizzate il giorno successivo per la benedizione della gola. Il 3 febbraio si celebra infatti la memoria di San Biagio, protettore delle gole in quanto, tra i suoi miracoli, si ricorda il salvataggio di un bambino che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce. Le candele sono spesso presenti nelle raffigurazioni pittoriche del Santo.