Le tre azioni consigliate dai pediatri ai genitori per diminuire il rischio di contagio da Coronavirus

Roma – Il Coronavirus si sta diffondendo, ma “se abbiamo le idee chiare su cosa fare e come gestire questa emergenza la paura diminuirà. La prevenzione ci viene in aiuto,
perché dà maggiore sicurezza e ci garantisce di agire con tranquillità e competenza”.
Giuseppe Di Mauro, presidente della Societa’ italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), lancia un messaggio positivo e attento al mondo sanitario e
stituzionale.
Il suo ragionamento poggia infatti su tre obiettivi: “Occorre proteggere dall’infezione tutti gli operatori sanitari e parasanitari fornendo adeguati dispositivi medici (mascherine, visiera, camice monouso e guanti);
educare i genitori ad usare il telefono attivando i consulti telefonici pediatrici, che dovranno essere omogenei in tutta Italia con
numeri dedicati in ogni Asl;
se il numero di contagi dovesse aumentare le istituzioni dovrebbero definire dei percorsi preferenziali, magari attrezzando le tante strutture dismesse presenti nel nostro Paese, dove tenere in quarantena le persone infettate”.
Nei giorni scorsi sia i sindacati che le società scientifiche di pediatria, insieme al ministero della Salute, si sono impegnate a fornire indicazioni di buon comportamento sul
consulto telefonico pediatrico.
Sul tema, la Dire ha sentito anche Leo Venturelli, responsabile dell’Educazione alla salute e alla comunicazione della Sipps, per chiarire alcune criticita’: “Il consulto telefonico prevede che il genitore non vada spontaneamente nello studio del pediatra, ma che effettui prima una prenotazione telefonica per non sostare in sala d’attesa con altri genitori e bambini. In questo modo si eviterebbe il rischio di contagio malattie, in particolare nel caso dell’infezione da Coronavirus. Dobbiamo, quindi, abituare i genitori ad utilizzare
il telefono”.

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