Coronavirus, mascherine e distanziamento: i comportamenti da tenere a bordo di auto e moto

Il DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 13 ottobre non contiene novità né riferimenti particolari al trasporto privato, ovvero autoveicoli e motoveicoli, tuttavia la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 gennaio, introdotta dal DPCM del 7 ottobre, ha ripristinato l’obbligo di indossare la mascherina per prevenire il contagio del Covid-19 anche all’aperto e, di conseguenza, anche a bordo di veicoli privati quali l’automobile ma anche se si guida la motocicletta o lo scooter.
Con l’emanazione del Dcpm del 7 ottobre e con le successive precisazioni, sono state chiarite tutte ne norme che governano l’uso di dispositivi di protezione dal Coronavirus a bordo di automobili, veicoli commerciali, moto e mezzi di mobilità dolce.
Se l’abitacolo di una vettura – essendo un ambiente chiuso e dal volume limitato – può chiaramente essere pericoloso per il contagio del virus, anche la sella di una due ruote non garantisce ai passeggeri il distanziamento sociale. Vediamo, dunque, i comportamenti da tenere in auto ed in moto.
Soltanto chi viaggia in auto con persone conviventi (cioè che fanno parte del medesimo nucleo familiare e che condividono la stessa abitazione, o che sono semplicemente coinquilini) può stare nell’abitacolo senza mascherina. La verifica può essere fatta attraverso un documento di identità o una dichiarazione anagrafica. La multa che si rischia in questo caso è dai 400 ai 1000 euro.
Per mezzi di mobilità dolce si intendono monopattini, biciclette ed affini sia elettrici che non. Chi utilizza uno di questi mezzi con a bordo più di una persona rischia non solo la sanzione prevista dal Codice della Strada ma, se si tratta di persone non conviventi né di congiunti, anche quella sul non rispetto del distanziamento sociale, cioè da 400 a 3.000 euro.
Il termine “congiunti” citato in tutti i DPCM è volutamente generico e comprende soggetti molto diversi tra loro. Sono ovviamente “congiunti” i coniugi ed i partner conviventi, le coppie unite civilmente, ma anche chi ha una relazione “derivante da uno stabile legame affettivo” (quelli che fino a ieri chiamavamo comunemente “fidanzati” ma non conviventi), oltre ai parenti fino al sesto grado e gli affini fino al quarto grado.
Tuttavia solo i congiunti che sono anche conviventi possono viaggiare in auto ed in moto senza l’obbligo di mascherina e distanziamento sociale. Quindi i fidanzati non conviventi posso stare insieme in macchina ma indossando la mascherina.
Di conseguenza sono moltissimi i casi in cui non si può sedere in auto occupando tutti i posti e in cui è d’obbligo tenere la mascherina per l’intero tragitto, esattamente come accade nei mezzi pubblici.
Per quanto riguarda l’uso di auto private non c’è nessuna limitazione se a bordo si trovano familiari e persone conviventi ma, se si trasporta sul sedile posteriore una persona non convivente, tutti gli occupanti dell’abitacolo devono indossare la mascherina e non possono essere occupati due sedili contigui.
Sulle auto noleggio con conducente e sui taxi nessuno può occupare il sedile anteriore accanto al conducente, dietro non possono stare più di due persone (sedute vicine ai finestrini per mantenere il distanziamento) e altre due nell’eventuale terza fila di sedili al posteriore. In ogni caso tutti, passeggeri e conducente, devono indossare la mascherina per l’intero tragitto.
In sella a scooter e motociclette il conducente è sempre obbligato a tenere indossata la mascherina anche sotto al casco (il soggetto si trova all’esterno) ed è possibile trasportare un passeggero soltanto se convivente (vista l’impossibilità di rispettare il distanziamento sociale in sella). Vietati, dunque, i passaggi in moto a parenti, amici e colleghi di lavoro ma anche ai partner non conviventi.
Per quanto riguarda veicoli quali biciclette e monopattini, questi possono essere usati soltanto con la mascherina indossata e da soli con un’unica eccezione: i bambini trasportati nel seggiolino sulla bici da un genitore o da un fratello.
A bordo dei veicoli commerciali, solitamente la larghezza del triplo sedile anteriore dei furgoni soddisfa il distanziamento, per cui due colleghi o due dipendenti della stessa impresa possono stare a bordo, sempre con la mascherina. Lo stesso vale per gli autocarri leggeri doppia cabina ma con un massimo di due persone per fila di sedili. Se però si utilizza veicolo commerciale leggero di derivazione auto a bordo può viaggiare solo il conducente.

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