Clubhouse, il nuovo social “solo audio”
Clubhouse è il social più in tendenza in questo periodo. Ma cos’è esattamente? E come funziona?
Secondo i dati di Google, Clubhouse è il social network più in voga, tanto che la parola è stata tra le più cercate negli ultimi giorni, oltre ad essere stato uno degli hashtag più utilizzati. La sua particolarità è che si basa soltanto sull’audio, sul “fattore voce”, escludendo qualsiasi possibilità di postare foto o video o di scrivere. Lo scopo principale dell’app è di interagire con quante più persone possibile, creando delle particolari “stanze a tema”, in cui gli speaker parlano di un certo argomento e gli utenti possono accedere come ascoltatori e “alzando la mano” possono richiedere di partecipare, tutto in diretta. Nasce in questo modo un dibattito, una sorta di brain storming collettivo, generando un’esperienza molto coinvolgente. Nel caso in cui volessimo parlare soltanto con un singolo utente basta creare un’apposita stanza.
Pro e contro
Come tutti i social, anche Clubhouse ha aspetti positivi e negativi. Infatti, può essere scaricato, al momento, soltanto da dispositivi con sistema operativo iOS, quindi iPhone. Vi si può accedere unicamente su invito (numero limitato di inviti) di un altro utente già attivo sulla piattaforma. Oltre a ciò, c’è un’assenza di filtri. Quindi bisogna fare attenzione soprattutto a questo aspetto. A differenza di Facebook, Instagram o Twitter, in cui i contenuti pubblicati possono essere modificati, qui non si può, in quanto è tutto in tempo reale. Pertanto, è molto importante pesare le parole, poichè se venissero registrate potrebbero condizionarci in futuro.
Tuttavia non mancano lati positivi. L’app è stata scaricata anche da personaggi famosi e star internazionali. Si può interagire, quindi, con vip come Michelle Hunziker o Fiorello e “giganti” del calibro di Elon Musk o Mark Zuckerberg, entrando attraverso un contatto diretto in intimità con i propri idoli in una maniera del tutto inedita e con un semplice smartphone. La pandemia ha sicuramente avuto un ruolo chiave, permettendo un rapidissimo successo del social.
Il caso della Cina
In Cina la piattaforma è stata rimossa proprio ieri da Xi Jinping, secondo cui le discussioni erano troppo libere e toccavano diversi temi tabù che avrebbero potuto minacciare il Paese. Si parlava di uiguri, Taiwan, Hong Kong e degli abusi nello Xinjiang. Su Weibo, il social media più usato in Cina e soggetto al controllo della censura, molte persone hanno elogiato il grado di libertà di Clubhouse, ma ciò non ha evitato il ban.