Al Premio Strega trionfa Helena Janeczek con "La ragazza con la Leica"

“Sono felicemente sconvolta”: con queste poche parole ha reagito alla notizia di aver vinto il LXXII Premio Strega, il più ambito della letteratura italiana, la scrittrice Helena Janeczek, autrice del libro “La ragazza con la Leica”, edito da Guanda. Un trionfo che farà registrare, come sempre accade, un’impennata nelle vendite del volume, ma che risulta essere importante anche per altri motivi: tra questi il fatto che era dal 2003 che non vinceva una donna (l’ultima era stata Melania Gaia Mazzucco) e la novità rappresentata dalla vittoria di una casa editrice “minore” dopo il lungo predominio da parte di Mondadori, Rizzoli ed Einaudi.
Grande gioia quindi a Villa Giulia a Roma per la Janeczek, 54enne nata a Monaco di Baviera da genitori ebrei polacchi ma che da oltre trent’anni vive nel milanese. Ha festeggiato la vittoria bevendo dalla bottiglia un sorso del liquore giallo divenuto ormai l’emblema di questo importante premio letterario.
“La ragazza con la Leica”, che ha ottenuto 196 preferenze su 660, è il sesto libro della scrittrice: racconta la drammatica e coinvolgente storia della fotografa Gerda Taro, compagna del noto fotoreporter Robert Capa che perse la vita a soli 26 anni durante la guerra civile spagnola. Al suo funerale una folla sterminata le rivolse l’ultimo saluto.
Subito dopo la Janeczek si è classificato Marco Balzano con il libro “Io resto qui”. Terza Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” e quarto Carlo d’Amicis con “Il gioco”. Tra le personalità presenti alla serata lo storico Lucio Villari, lo scrittore casertano Francesco Piccolo, Dacia Maraini e il ministro della Cultura Alberto Bonisoli.

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