Arredo e design: lo stato di salute del Made in Italy
Le medie e grandi imprese italiane attive nel settore dell’arredo presentano, anche per quest’anno, fatturati in continua crescita, nonostante anni di contrazione dei consumi interni. Lo attesta il fatto che le aziende principali (ossia, quelle che hanno fatturati superiore ai 16 milioni di euro) sono arrivate a raggiungere un valore complessivo di 22 miliardi di euro, con un incremento superiore al 4% rispetto all’anno precedente. Nel suo complesso, il comparto del design e arredo italiano è una delle punte di diamante del Made in Italy, con il suo valore complessivo superiore ai 42 miliardi di euro.
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Il valore e la distribuzione territoriale delle aziende del comparto
I risultati raggiunti negli ultimi anni dal comparto in esame sono ben evidenziati da una ricerca MedioBanca [1], in cui sono state prese in considerazione 330 imprese operanti nel design italiane, di cui 278 produttrici e 52 commerciali. I numeri parlano chiaro: se nel 2012 le aziende del settore fatturavano circa 16,8 miliardi di euro, già nel 2016 gli introiti hanno raggiunto e superato i 20 miliardi, con una cifra che sale complessivamente fino ai 22 miliardi dello scorso anno. La salute del comparto si registra anche in termini di occupati: nel 2017 i dipendenti del comparto arredamento e design italiano erano oltre 82.000, con una crescita superiore al 6% rispetto al 2013.
Uno degli aspetti preminenti su cui si focalizza il report citato concerne la distribuzione geografica delle aziende, che rivela un discreto gap tra Nord e Sud: infatti, il 43% delle imprese con fatturato superiore ai 16 milioni di euro si concentra nel Nord Est; il 33%, invece, risulta localizzata nel Nord Ovest, la stragrande maggioranza delle quali in Lombardia (lungo il cd. Brianza Design District, da Monza a Como), dove non a caso ha la propria sede il Salone del Mobile, una delle più importanti fiere di settore mondiali.
I leader indiscussi del settore, in termini di vendite, sono due aziende commerciali: Ikea Retail ed Edil Tre Costruzioni, proprietaria del marchio Mondo Convenienza [2]: la prima con ben 1.800 milioni di euro e la seconda che supera il miliardo. A seguire il Gruppo Saviola (attivo nella lavorazione del legno), Inca Properties e gruppo Natuzzi (specializzato nella realizzazione di divani e poltrone), i quali vendono per cifre, rispettivamente, di 545 milioni, 476 milioni e 454 milioni di euro.
Le abitudini d’acquisto dei consumatori
Qual è l’impatto economico del settore del design e dell’arredamento sui consumatori italiani? A rivelarlo è un report proveniente dall’Osservatorio Compass sull’arredamento [3], che ha sviluppato uno studio in cui, partendo dalle analisi delle preferenze di arredo degli italiani, ha potuto stimare le cifre del credito a consumo nel comparto dell’arredamento.
Su questo fronte, nel 2017 si sono avute forti crescite delle richieste di finanziamento, per un totale di circa 1,7 miliardi stanziati e un incremento del 5,4% rispetto all’anno precedente. Gli importi medi finanziati sono di circa 2.400 euro, cifre che testimoniano la circostanza per cui i consumatori ricorrono al credito principalmente per far fronte ad acquisti di una certa consistenza.
I numeri sul credito permettono, poi, di analizzare il feeling degli italiani rispetto all’arredamento domestico e alla casa in sè: per tre italiani su quattro, l’abitazione è il luogo perfetto per rilassarsi e staccare dalla routine quotidiana, mentre per metà degli intervistati la casa ha, tra le altre funzioni preferite, quella di accogliere parenti e amici. Ciò si ricollega alla circostanza per cui la casa è un luogo che gli italiani adorano arredare con gusto, ma senza rinunciare a tecnologia e funzionalità.
I trend recenti e i prodotti più venduti
Tutto questo è confermato dai numeri relativi alle vendite al dettaglio all’interno del comparto. Innanzitutto, l’indagine Compass rileva come il trend della domotica sia dominante nell’ultimo anno: sono sempre più le persone interessate all’acquisto di sistemi e dispositivi per ammodernare la propria abitazione e, contemporaneamente, adottare soluzioni di design intelligente.
Venendo ai mobili più venduti, le aziende del legno hanno presentato gli incrementi più rilevanti nell’ultimo anno (+6,8%), fatturando circa 4 miliardi di euro. A seguire il comparto divani e poltrone (con circa 1,8 miliardi di introiti) e quello delle cucine (con circa 1,7 miliardi). Queste cifre sono addirittura maggiori se si guarda anche all’export: tutte le aziende coinvolte nelle indagini fin qui citate, infatti, presentano una maggiore o minore dedizione alla vendita internazionale dei loro prodotti, con picchi fino all’82% dei beni esportati. Tra le produzioni preferite all’estero ci sono senz’altro quelle relative alle cucine, dove la vendita relativa al mercato internazionale supera il 65%, seguita dai mobilifici specializzati nella lavorazione del legno, con circa il 63% di fatturato legato all’esportazione.
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FONTI
[1] Ricerca di MedioBanca che illustra l’andamento del settore design Made in Italy
[2] Esempio di consultazione online dei prodotti di Mondo Convenienza
[3] Report dell’Osservatorio Compass sull’arredamento