Crolla un tabù: è vera pizza napoletana anche se cotta nel forno elettrico. Dagli esperti, la parola passa al pubblico
Cotta a legna o in forno elettrico? Fino a ieri non c’erano dubbi, soprattutto quando si parlava di vera pizza napoletana, per la quale la cottura in forno elettrico era ritenuta una contraddizione in termini.
E seppure sarà sempre e solo il pubblico a consegnare lo scettro della qualità di un prodotto o di un altro, ieri l’Associazione Vera Pizza Napoletana (AVPN) che dal 1984 tutela la Vera Pizza Napoletana nel mondo ha deciso di approvare e iscrivere al proprio Albo dei Fornitori Qualificati, lo “Scugnizzonapoletano”, il forno elettrico ideato e progettato a Napoli dall’ingegnere Russo Krauss e realizzato da Izzo forni, una piccola impresa partenopea con 15 dipendenti.
E così anche tutte le pizzerie che utilizzano questo particolare forno potranno iscriversi all’albo dell’associazione che conta migliaia di adesioni in tutto il mondo. A gioire della decisione saranno di certo i tanti pizzaioli d’oltre manica che operano lì dove la combustione della legna non è sempre permessa.
“Sì ma non chiamatela vera pizza napoletana” si sottolinea sui social, e così quella che da sempre è stata una vera e propria guerra ideologica non accenna a deporre le armi.
Fermo restando che, al di là dei “lascia passare” concessi degli “esperti”, sarà la decisione sovrana dei consumatori a decretare quale sia la vera pizza napoletana e in quale pizzeria andare per godersela, legna o “Scugnizzonapoletano” che sia.
Eppure fino a qualche tempo fa lo stesso Presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Antonio Pace ribadiva che un forno elettrico non era in grado di garantire la stessa tipologia di cottura e quindi gli stessi risultati del forno a legna, e ciò significava snaturare il prodotto finale.
Poi è arrivato “Scugnizzonapoletano” e i paletti sono saltati. “E’ forno elettrico che risponde a specifici parametri qualitativi e tutela l’irrinunciabile mestiere del fornaio – ha dichiarato oggi il presidente AVPN Antonio Pace – Lo Scugnizzonapoletano è infatti il primo forno elettrico in grado di riprodurre le fonti di calore necessarie alla cottura della vera pizza napoletana secondo Disciplinare.”
Stefano Auricchio, direttore Generale AVPN, ha anche aggiunto: ” Una scelta che è in linea con il cambiare dei tempi e con le necessità ecologiche di un mondo affaticato a livello ambientale. In questo momento è ancor più necessario adottare scelte a favore dell’ecologia e dell’ambiente che siano coerenti con il percorso fatto in questi anni dall’Associazione”.
L’approvazione, sottolineano sempre dall’AVPN, giunge dopo un lungo periodo di studi tecnici, durante i quali lo Scugnizzonapoletano è stato sottoposto a numerosi test “sotto sforzo”, fino ad arrivare addirittura alla simulazione del lavoro del sabato sera di una pizzeria di successo.