"Didattica a distanza" e smartworking: otto consigli per prevenire il mal di schiena
Il dottore Angelo Vella, Fisioterapista, Osteopata e Posturologo dello Studio Fisiokinetic di Villa di Briano (CE), ha suggerito alcuni consigli e rimedi “per evitare il progredire di mal di schiena e dolore posturale”, quando si ha a che fare con strumenti tecnologici per molte ore durante l’arco di un’intera giornata.
“Giunto agli sgoccioli – spiega il dottore Vella – l’anno 2020 ha completamente modificato le abitudini e lo stile di vita delle persone. Da quasi un anno ormai, il Covid-19 continua ad influire su tutti gli aspetti della vita sociale quotidiana, come lavoro, scuola e università, che hanno dovuto attrezzarsi e organizzarsi diversamente per contrastare al meglio l’avanzata della pandemia.
Come ben tutti sappiamo, una delle parole più in voga del 2020 è stata “Dad”, la cosiddetta didattica a distanza, divenuta obbligatoria nelle case degli studenti, abituati oggi ad incontrarsi in aule virtuali, anziché in aule fisiche, con l’utilizzo di computer, smartphone e tablet. Questi strumenti tecnologici sono sempre più utilizzati anche nel mondo del lavoro, e non se ne potrà fare sicuramente a meno per i prossimi mesi.
In questo periodo di uso eccessivo e incontrollato della tecnologia, ha fatto irruzione il termine “Sintomatologia posturale da smartworking”, un aspetto rilevante ampiamente trascurato durante i primi mesi del lockdown, ma che inizia a farsi sentire nelle ultime settimane. Infatti, dopo ore di lavoro passate al computer, lezioni online, webinar, conferenze, videochiamate ed esami, molte persone cominciano ad accusare dolori al collo, mal di schiena nella zona lombare, formicolio alle dita e altri fastidi. Alcune limitazioni all’attività fisica poi, introdotte dalle misure anti-Covid-19, non hanno di certo aiutato a migliorare la situazione.
Quando avvertono i primi fastidi, i soggetti colpiti da dolori alla schiena o al collo tendono a chiedersi: perché accade questo? Forse assumo posture sbagliate davanti al pc? Esiste qualche soluzione per risolvere questi problemi?
«Il dolore al collo o il mal di schiena – spiega il Dott. Vella – potrebbe essere causato da vari motivi: posture mantenute per un periodo di tempo prolungato con scarsa variabilità oppure posizionamento errato dello schermo (quando non è posizionato di fronte a noi) che determina frequenti rotazioni del collo. Un’altra causa può essere il posizionamento della tastiera che, quando è troppo vicina al corpo del soggetto che la utilizza, porta ad un’eccessiva elevazione delle spalle, determinando possibili rigidità muscolari».
I CONSIGLI DA SEGUIRE SUGGERITI DAL DOTTOR VELLA
Per prevenire l’insorgenza di dolore al collo e mal di schiena o per diminuirne la portata, è possibile adottare alcuni accorgimenti quando si è alle prese con gli strumenti tecnologici prima menzionati.
1) Assumere posizioni comode per lavorare, che comunque devono essere modificate col passare dei minuti;
2) È possibile alzarsi ogni 30-40 minuti per posizionare un supporto al di sotto del computer, permettendo così allo schermo di raggiungere l’altezza degli occhi;
3) Allontanare la tastiera del computer, affinché gli avambracci siano posizionati sulla scrivania o sul tavolo;
Inoltre, ci sono specifici esercizi da eseguire:
4) Movimenti di retrazione del rachide cervicale;
5) Movimenti di inclinazione laterale del collo;
6) Movimenti di estensione del collo;
7) Movimenti di rotazione del collo;
8) Possono essere applicate delle leggere pressioni con entrambe le mani dall’apice della testa.
CONCLUSIONI SULL’INFLUENZA DELLA TECNOLOGIA SU DOLORE CERVICALE E MAL DI SCHIENA
La postura ottimale, tuttavia, è quella che risulta più confortevole, che può variare da individuo a individuo. Muoversi e cambiare posizione, mentre si lavora o si segue una lezione al pc, può essere di aiuto ed essere attivi fisicamente è importante per la salute.
«Per avere una postura rilassata è necessario dare la giusta attenzione alle sensazioni del proprio corpo anche nei momenti senza dolore. Può essere utile, a questo riguardo, apprendere delle tecniche di rilassamento come lo Yoga, la meditazione e diversi esercizi di respirazione», dice il Dott. Vella.