La tenebrosa leggenda della suor Gertrude di Caserta, il fantasma di Viale Lincoln

Non è recente la storia dell’ipotetico fantasma che si aggirerebbe attorno a Viale Lincoln, di giorno e di notte, e non pochi sono coloro che testimoniano di averlo visto con assoluta certezza, soprattutto perché una delle più pericolose conseguenze della sua presunta presenza sono numerosi incidenti, causati principalmente dalla visione del fantasma.
Si narra che il corpo in questione corrisponda a quello di una giovane novizia, che tantissimi anni fa fu costretta a prendere i voti, quindi contro la sua volontà, dai suoi genitori. La storia sembra molto simile a quella della storica Suor Gertrude, la monaca che ne “I promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, fu forzata ad entrare in convento, perché non primogenita.
Le analogie sono molte: innanzitutto, le due avrebbero in comune la tenera età e in particolare la probabile relazione intrattenuta da entrambe con due giovani ragazzi. Per quanto riguarda la Suor Gertrude casertana (il cui vero nome è ignoto a tutti) in aggiunta, si tratta di un qualcosa in più, perché ella sarebbe rimasta incinta di un garzone che nemmeno avrebbe mai saputo della presunta gravidanza e con cui la novizia avrebbe chiuso i rapporti la notte stessa del misfatto.
Ovviamente chiusa in convento, lontana da tutti, le era impossibile anche raccontare l’accaduto e anche se lo avesse fatto, ci sarebbero state delle ripercussioni tremende. Si dice che fino al quarto mese avrebbe nascosto a tutte le sue consorelle la gravidanza, e che solo in un secondo momento, quando ormai celare il pancione risultava impossibile, avrebbe confessato, ricevendo per giunta il loro aiuto per portare avanti la maternità con la maggiore tranquillità possibile.
Naturalmente poi ci fu il parto e a pochi anni dalla sua nascita, dopo essere stato adottato da alcuni contadini, il bambino si sarebbe ammalato, morto dopo poco e riportato in convento tra le braccia della sua mamma per essere sepolto. Questa singolare storia, però, non termina qui: sua madre avrebbe scelto di seppellirlo senza alcun supporto, e lo avrebbe fatto proprio nei pressi di un grande albero situato a Viale Lincoln, con cui dopo pochissimo, probabilmente per disperazione, si impiccò.
La leggenda narra, dunque, che la donna vagherebbe per le vie in cerca di quel famoso albero, che in realtà non c’è più perché è stato abbattuto e sostituito ben presto da un passaggio a livello ferroviario.

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