L'inflazione delle "giornate mondiali" sminuisce il valore di alcune celebrazioni
Domenica 27 gennaio si commemorano, come ogni anno, le vittime dell’Olocausto; questa giornata fu istituita il 1 Novembre 2005 dalle Nazioni Unite allo scopo di non dimenticare e insegnare alle nuove generazioni la devastazione di una guerra e far in modo che una cosa simile non si ripeta mai più.
Di contro, negli ultimi anni la tendenza dei social è quella di aver creato una giornata mondiale per qualsiasi evento, spesso e volentieri anche per cose futili, come ad esempio la Giornata dei biscotti per cani, quella delle torte (17 Marzo), dei pic-nic (18 Giugno), del whisky (17 Maggio), del bacio (6 Luglio) e addirittura delle emoji (17 Luglio, istituita nel 2014), le faccine che utilizziamo nelle chat. Così facendo, si sminuisce lo scopo reale e l’importanza di istituire giornate mondiali al fine di stimolare iniziative di pace e solidarietà o sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di malattie e patologie gravi come ad esempio la Giornata mondiale per la lotta all’AIDS (1 Dicembre),quella per la lotta contro il cancro (4 Febbraio) o quella contro la sclerosi multipla (28 Maggio) e tante altre.
In questo modo, è facile perdere di vista l’obiettivo ultimo e lo scopo di queste giornate poiché si passa dal sacro al profano troppo facilmente: il 28 Maggio, infatti, non è più solo la Giornata Mondiale contro la sclerosi multipla ma anche quella dell’hamburger.
Ci si augura che più che celebrare le giornate, intitolandole a qualche cosa (più o meno utile, più o meno importante) gli esseri pensanti comincino a rispettare veramente i giorni che quotidianamente ci sono concessi di vivere, liberi da convenzioni e dalla “dittatura” social.