Mercato auto: a settembre +9,5% di immatricolazioni in Italia grazie ai Bonus. La ripresa sarà strutturale?
Il mercato italiano delle automobili nuove fa segnare un dato positivo nel mese di settembre: il numero delle immatricolazioni è salito del 9,5% con volumi di vendite più alti rispetto ai mesi scorsi ma anche rispetto a settembre 2019.
Gran parte dei risultati positivi del mercato si deve alle misure a sostegno della domanda introdotte dal Decreto Rilancio e dal Decreto Agosto per far ripartire il settore industriale in seguito alla crisi portata dal Coronavirus.
Nonostante un settembre tanto positivo mancano circa mezzo milione di vetture vendute rispetto al 2019, a pesare sono ancora i mesi di lockdown, infatti il consuntivo dei primi 9 mesi del 2020 si chiude con un calo delle immatricolazioni pari al 34,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo i dati del Centro Studi Promotor.
L’andamento del mercato italiano è sostanzialmente in linea con il resto del mercato europeo che ha fatto registrare, fino a fine agosto, una contrazione del 32,9%.
Per quanto riguarda l’unico gruppo industriale italiano, FCA, tutti i marchi fanno registrare dati positivi tranne Alfa Romeo. Jeep guadagna oltre 24 punti percentuali e sale a quota 4% dell’intero mercato, le immatricolazioni a marchio Fiat crescono del 19%, bene anche Lancia con un +12,7%.
Tra i marchi tedeschi non recuperano Volkswagen (-3,8%) ed Audi (-11%) mentre Mercedes cresce di oltre il 6%. Bene Toyota e Ford, tra le francesi recupera Peugeot mentre Renault fa un balzo e cresce di oltre il 75% nel mese grazie alla presenza in gamma di vetture totalmente elettriche che godono dei Bonus più alti.
Sempre il Centro Studi Promotor registra un clima di fiducia molto elevato tra gli operatori del settore, in particolare i concessionari, grazie alla timida ripresa delle vendite delle ultime settimane. Tuttavia resta da verificare se la ripresa del mercato sarà strutturale oppure momentanea e legata ai Bonus statali.
Infatti buona parte del merito della buona performance delle vendite a settembre è degli incentivi riservati alle autovetture a trazione tradizionale, dunque anche diesel o benzina, con emissioni di CO2 fino a 110 grammi per chilometro. Questa misura affiancava i sostegni riservati alle auto ibride ed elettriche con una dotazione iniziale pari a 100 milioni, andata però esaurita nell’arco di sole due settimane.