Recovery Plan: al via un nuovo Sistema Sanitario, alla salute andranno 19,72 mld di euro

Recovery Plan: al via un nuovo Sistema Sanitario, alla salute andranno 19,72 mld di euro

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dei 222,9 mld di euro, alla “Salute” andrà circa il 9% del totale: 19,72 mld di euro, così ripartiti:

  • Assistenza di prossimità e telemedicina = 7,90 mld di euro
  • Innovazione, ricerca e digitalizzazione = 11,82 mld di euro

Una massiccia dose di risorse finanziarie finalizzata a colmare il forte ritardo sulla diffusione di assistenza domiciliare italiana rispetto agli altri Paesi OCSE, la grande disomogeneità regionale dei servizi assistenziali e l’eccessiva obsolescenza (strutturale e tecnologica) del nostro sistema ospedaliero.

Queste le principali azioni d’intervento:

  • Casa della Comunità: realizzare strutture d’assistenza sanitaria primaria, socio-sanitaria e sociale per i cittadini (una ogni 24.500 abitanti);
  • Assistenza domiciliare integrata (ADI): promuovere e rafforzare l’assistenza domiciliare agendo sulla digitalizzazione (telemedicina e connected care);
  • Presidi per lo sviluppo di cure intermedie: realizzare presidi sanitari a degenza breve (Ospedali di Comunità), una sorta di “filtro” tra il domicilio e il ricovero ospedaliero;
  • Upgrading tecnologico e digitale del sistema ospedaliero: elidere la vetustà del sistema ospedaliero italiano operando una intensa attività di ammodernamento delle dotazioni tecnologiche e di digitalizzazione dei processi clinico-assistenziali;
  • Fascicolo sanitario elettronico e big data: potenziare il sistema informativo sanitario nazionale per la raccolta e l’analisi dei dati per la costruzione di strumenti predittivi del fabbisogno di salute della popolazione;
  • Valorizzazione della ricerca biomedica del S.N.: potenziare l’attività di ricerca per lo sviluppo di terapie mirate soprattutto alle patologie rare;
  • Sviluppo delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali dei professionisti della sanità: rafforzare le attività formative.

 

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