Sparire dal Web: il diritto all'Oblio su Google perché non funziona? La nostra privacy protetta con Reputation Up

PERCHÉ IL DIRITTO ALL’OBLIO NON FUNZIONA?

«Se la famiglia di Tiziana Cantone avesse contattato ReputationUP, il suo caso sarebbe finito diversamente?»

Il problema è semplice: se Google riceve milioni di richieste di rimozione link e le elabora con tempi lunghissimi (anche due anni) come eliminare velocemente contenuti diffamanti dal web?

Lo abbiamo chiesto ad Andrea Baggio, CEO e Founder di ReputationUP, società leader nella gestione della reputazione online.

CON IL GDPR CAMBIA TUTTO

Con l’entrata in vigore del GDPR (2016), ogni persona ha il cosiddetto diritto all’oblio, quindi può chiedere a Google la rimozione di contenuti che ne ledono la dignità e la privacy.

STATISTICHE DIRITTO ALL’OBLIO

Dal 2016 Google ha ricevuto oltre 3 milioni di richieste, che nella stragrande maggioranza dei casi vengono ignorate, salvo rare eccezioni, il cui esito positivo viene comunicato anche dopo 12-24 mesi.

Parliamo quindi di tempi lunghissimi, in cui la reputazione di una persona può essere distrutta, causando problemi non solo economici ma anche di salute.

In alcuni casi la mancata rimozione di contenuti negativi da parte di Google può portare persino alla morte, come nel caso di revenge porn di cui è stata vittima Tiziana Cantone.

Per capire come rimuovere contenuti da Google in modo veloce e sicuro, abbiamo contattato Andrea Baggio, CEO e Founder di ReputationUP, società leader nella gestione della reputazione online: “Ad oggi il diritto all’oblio chiaramente non funziona e chi ha bisogno di eliminare link negativi dal web si ritrova a combattere contro i mulini a vento della macchina burocratica di Google. In ReputationUP siamo esperti nella rimozione immediata di link lesivi – quindi video, foto, articoli e link – da motori di ricerca, forum, social network, piattaforme di condivisione, deep web e dark web.”

“In questo modo – continua Baggio – offriamo un servizio anche sociale, perché permettiamo che ognuno possa godere appieno del suo diritto all’oblio.”

Viene spontaneo chiedersi: se la famiglia di Tiziana Cantone avesse contattato ReputationUP, il suo caso sarebbe finito diversamente? Non abbiamo la controprova.  Ma sappiamo che le probabilità di successo, quindi di rimozione link lesivi, da parte di ReputationUP sono del 99,9%.

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