Visto per viaggi verso il Vietnam non necessario: cosa dice la legge

Risale ormai al 2015 la scelta del Governo vietnamita di facilitare l’ingresso dei viaggiatori provenienti da paesi europei ritenuti stabili e sicuri, tra cui anche l’Italia. La legge ha fatto da volano alla crescita dei visitatori, in particolare di quelli italiani, che sono aumentati ad un buon ritmo fin dall’entrata in vigore delle nuove regole.

Cosa prevede la legge sul visto

Secondo la normativa varata nel 2015, per entrare in Vietnam e restare per un periodo non superiore ai 15 giorni, il visto turistico non è più necessario. Questo solo per i visitatori provenienti dai Paesi europei ritenuti più stabili e sicuri come Italia, Francia o Germania. È necessario solo il passaporto in corso di validità e con scadenza superiore ai 6 mesi dopo la data prevista per il rientro.

Una volta usciti dal Paese, bisogna attendere almeno 30 giorni prima di poter nuovamente fare accesso seguendo la regola dei 15 giorni.
È possibile restare in Vietnam anche un periodo più lungo, ma in questo caso servono dei permessi speciali. Esiste sia un visto “multi ingresso” per restare fino a 30 giorni, sia un visto a ingresso unico per restare fino a 90 giorni.
Quando il soggiorno si protrae oltre i 15 giorni, potrebbero però essere necessari altri documenti oltre al passaporto in corso di validità e con durata di almeno 6 mesi.

Turismo: i numeri registrati dal settore

Stando ai dati diffusi dal Ministero del turismo vietnamita, il mercato principale è rappresentato dai paesi asiatici, che hanno fatto registrare solo nel primo semestre del 2017 oltre 6 milioni di presenze in Vietnam. Con più di un milione di visitatori , quello europeo è stato invece il secondo mercato, superiore al mercato americano. Anche se in termini assoluti l’Italia non è il paese europeo con più visitatori verso il Vietnam, è tra quelli con il maggior trend di crescita, seconda solo alla Finlandia. Rispetto al primo semestre del 2016, i visitatori italiani sono aumentati del 17,6%, confermando una crescita iniziata appunto nel 2015, quando la burocrazia per l’accesso al Paese ha subito un radicale ridimensionamento.
Attualmente, per il turismo vietnamita il mercato italiano occupa la ventunesima posizione.

Vietnam senza visto: 15 giorni sono sufficienti per visitare Il Paese?

Vista la presenza del provvedimento che facilità i viaggi della durata inferiore ai 15 giorni, i tour operator italiani hanno lavorato alla creazione di pacchetti di viaggio che non superino il limite delle due settimane. La superficie del Vietnam è molto estesa (con i suoi 331.689 chilometri quadrati, è di poco più grande dell’Italia) e le località di notevole interesse paesaggistico o culturale sono innumerevoli, ma con la giusta organizzazione è possibile toccare almeno le più importanti di un viaggio in Vietnam:

  • la Baia di Ha Long, forse il posto più caratteristico e suggestivo del Vietnam
  • Hanoi, la capitale del Paese
  • Hue e la sua Città proibita
  • Ho Chi Minh, l’antica Saigon, luogo simbolo della sanguinosa guerra del Vietnam
  • Hoi An, incantevole cittadina fulcro dell’artigianato vietnamita
  • la provincia di Nghia Lo con i suoi villaggi tipici
  • il villaggio di Tu e i percorsi di trekking che percorrono questa zona
    la provincia di Bac Ha con il fiume Chay e le sue grotte

Riuscire a vedere tutte le principali località di interesse richiede diversi voli interni e l’utilizzo di automobile, ma con l’aiuto di un tour operator non sarà impossibile.

Qual è la stagione migliore per visitare il Vietnam?

Sebbene il Vietnam non sia un paese considerato rischioso per la presenza di criminalità o terrorismo, può esserlo a causa degli eventi climatici. Sul sito della Farnesina Viaggiaresicuri.it, gli esperti segnalano che tra giugno e novembre possono verificarsi piogge torrenziali, con la possibilità che si protraggano fino a tutto dicembre nelle zone centrali del paese. Ma un pericolo ancora maggiore è rappresentato dai tifoni che caratterizzano la stagione tra luglio e novembre. A causa delle condizioni meteo, in passato si sono verificati incidenti anche mortali per i turisti.
Per questo motivo, la Farnesina ricorda che il periodo migliore e più sicuro per recarsi in Vietnam va in genere da novembre a marzo, quando le piogge si riducono, il tasso di umidità non è eccessivo e le temperature sono gradevoli.
Da segnalare che nelle città principali l’inquinamento ha raggiunto livelli d’allerta, per cui recarsi in questi posti per le persone a rischio o con particolari patologie respiratorie può diventare fonte di pericolo. È importante perciò adottare misure preventive come le maschere anti smog.

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